A casa di nonna Menga


"Bambine qui è dove abitava la mia nonna.

Tutti gli anni venivamo qui in vacanza e all'arrivo scendendo la strada stavamo attaccati al finestrino della macchina per vedere se lei era seduta fuori. 
Si sedeva sempre lì, all'angolo vicino al lavabo.

Ancora mi aspetto di vederla.

Ancora mi sembra di sentire il profumo del sugo preparato alle 5 del mattino e il rumore della tenda che si sposta quando mi sentiva scendere. 
Mi cingeva la vita e mi diceva: "Buongiorno, vuoi il latte? ". 

Comprava sempre dal forno i biscotti al latte. Erano così grandi da non starci nel bicchiere e ad un certo punto dovevo versare il latte direttamente sul biscotto.

Ancora mi sembra di vederla davanti allo specchio a pettinarsi i ricci. Era sempre perfetta: ogni riccio al suo posto, tutta profumata e con quella pelle morbida come una pesca.

Sento ancora il rumore dei suoi passi. Vedo ancora i suoi occhi grigi brillanti come due pietre preziose e sento ancora la sua voce.

Mi manca tantissimo. 
Era una donna straordinaria.

Da bambina giocavo sempre qui intorno alla casa. Mi sedevo sui gradini e ascoltavo il rumore dei motorini, i clacson delle auto, i saluti della gente.

Qui ero felice.

In ogni momento della giornata arrivava qualcuno: zii, cugini, amici. Era sempre festa quando eravamo qui. Andavamo a comprare i panzerotti alla sera e ne prendevamo sempre qualcuno in più perché sapevamo che si sarebbe aggiunto qualcuno.

Al pomeriggio invece attraversavo la strada e andavo dall'alimentare difronte e mi facevo preparare la "pagnotta" per merenda.

A volte mi manca tutto così tanto da mancarmi il fiato. Non so cosa darei per rivivere quei momenti e vedere ancora nonna Menga seduta lì ad aspettarci.
Ma sono sicura che ovunque lei sia, è contenta di vederci qui.

Non siate tristi per me bambine mie, nonna è sempre con me. 
Io la tengo chiusa nel mio cuore."



 

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