GENITORIALITA' E GIUDIZI


 

Prima di diventare genitore avevo come tutti l'ingenua convinzione di come sarei stata come mamma, cosa avrei fatto e cosa no. La stessa convinzione ce l'aveva mio marito. Guardavamo le altre famiglie e quando tornavamo a casa discutevamo sui metodi di insegnamento o sull'atteggiamento dei genitori:
- "no, io quello non lo permetterei mai";
- "sono troppo morbidi";
- "sono troppo rigidi";
- "non si interessano abbastanza, si interessano troppo".

Eravamo convinti che "finché non diventi genitore" o "il ruolo del genitore è il lavoro più difficile del mondo" fossero solo frasi fatte, che a noi non sarebbe mai capitato perché sapevamo come volevamo essere con i nostri futuri figli.
Poi sono rimasta incinta di Sofia e già durante la gravidanza sentivo che stavo cambiando. La mia attenzione si era spostata, le mie convinzioni buttate nel frullatore, le mie paure erano aumentate e mi obbligavano a fare i conti con la mia coscienza. Mi sono trasformata in una leonessa dolce con i suoi cuccioli e aggressiva con chi invadeva il nostro "nido".
Quando è nata Sofia sono cambiata totalmente. Sono nata una seconda volta e dal quel momento in avanti è stato tutto più chiaro.
Quelle frasi fatte sono diventate la realtà e ho capito. Ho capito che è veramente difficile essere genitori, è difficile non sbagliare anzi è giusto farlo.
Ho capito  che quello di cui eravamo convinti non lo saremo mai stati e l'abbiamo accettato.
Abbiamo imparato a seguire l'istinto, a non ascoltare gli altri ma a fare quello che era giusto per noi e le nostre bambine.
Non c'è un manuale per fare il genitore, non c'è un modo giusto o sbagliato. Semplicemente ognuno fa quello che può e quello che reputa giusto per i propri figli. Bisogna ricordarsi sempre che ogni genitore è diverso, ogni bambino è diverso e per questo nessuno dovrebbe giudicare.
Nessuno dovrebbe avere la presunzione di sapere e di dare consigli non richiesti. Bisogna solo rispettare gli altri e capire che ognuno fa il massimo che può e con gli strumenti che ha e lo fa, sempre e solo, per il bene dei propri figli.
Ricordatelo quando vi troverete davanti una famiglia di cui magari non condividete i metodi e i modi, ma loro hanno il proprio equilibrio e va rispettato.

Ognuno ha il suo metodo di insegnare, ai figli, l'eduzione e i valori. Non importa se non è uguale al vostro e non importa neanche se voi la pensate diversamente perché la cosa che conta è che quello che si vuole trasferire ai propri figli, lo si riesca a fare a prescindere, nel rispetto di quello che si è e di quello che sono i bambini.
Nel nostro caso, le bambine hanno due caratteri completamente diversi pertanto lo stesso identico metodo non funziona con entrambi ma a volte bisogna modularsi. Quindi ciò che le insegniamo è diverso? NO! Gli insegnamenti e i valori sono gli stessi semplicemente cambia il metodo.
Non giudicate un genitore o un bambino solo da ciò che vedete o credete di sapere, fermatevi a riflettere e ricordate che a volte il silenzio è più rispettoso e apprezzato delle parole.

Ovviamente i metodi violenti non vanno accettati e non sono da condividere e tollerare. In quei casi intervenite e denunciate.

 

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