Care figlie...



Care figlie,

questa ad oggi è la lettera più difficile che ho mai scritto.

Lo sapete, mamma è una persona molto sensibile ed empatica; ho imparato ad ascoltare le mie emozioni, viverle e canalizzarle ma questa volta sono in difficoltà.

Il 27 Ottobre 2021 è stato affossato il DDL ZAN tra le urla e gli applausi dei nostri cari (ironico) senatori italiani, e io provo talmente tante emozioni diverse da sentirmi in un frullatore.

Bambine mie, quando ho guardato quelle immagini, ho visto il futuro che sogno per voi sgretolarsi.

Mi sono passati davanti tutti i volti di uomini e donne che hanno subito violenza e discriminazioni e ho sentito il loro dolore; 
ho sentito il pianto di tutte le mamme che hanno perso un figlio o una figlia per colpa dell'ignoranza e cattiveria della gente;
ho provato la solitudine di chi non può manifestare il suo amore apertamente;
ho provato la paura di chi non può essere se stesso perché in questa società è ancora considerato diverso;
ho sentito il dolore delle botte subite da tutte le donne che non hanno voce e sono abbandonate al loro destino;
ho provato la disperazione delle persone disabili che ancora una volta non vengono considerate e sono lasciate da parte come se fossero invisibili;
ho sentito la tristezza nell'animo di un bambino che viene emarginato perché la sua pelle non ha lo stesso colore dei suoi compagni;
ho sentito il cuore spaccarsi a metà per tutti gli adolescenti che vengono derisi e picchiati per essere omosessuali e quel senso di impotenza nel rassegnarsi a fingere di essere diverso e vivere una realtà fasulla;
e poi ho sentito la rabbia di tutti quelli come me che ogni giorno cerca di trasmettere ai propri figli l'empatia, la sensibilità e il rispetto, che cerca di insegnare che ciò che questa società malata reputa diverso in realtà non lo è e che ognuno deve essere libero di essere se stesso.

Vi spingo sempre a vedere oltre l'apparenza, a rispettare le persone e a non giudicare mai; e se proprio volete fare qualcosa siate d'aiuto a chi è in difficoltà. Schieratevi sempre dalla parte dei più deboli e ascoltate, non solo con le orecchie, ma con il cuore.

Figlie mie, siate quelle persone che anche in silenzio sappiano tendere la mano ma che abbiano anche la forza e il coraggio di urlare a gran voce per chi è troppo debole per farsi sentire.

So che tanti genitori stanno facendo lo stesso con i propri figli e mi rincuora perché non sono la sola a credere in un futuro fatto di empatia e di rispetto.

Il 27 ottobre hanno vinto la battaglia "gli altri". Quelli dal cuore freddo, egoista e colmo d'odio ma anche questa volta non molleremo.

L'amore e la speranza vincono su tutto.

Meritate un mondo in cui essere voi stesse e rispettate.

Con affetto.

La vostra mamma che non smetterà mai di lottare per voi. 



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